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"Ho realizzato delle opere che hanno la caratteristica della continuità nel tema e della tecnica.

Ho scelto di lavorare con i pigmenti perchè mi hanno permesso di realizzare queste figure di donna in leggera sospensione.

Ho potuto così rappresentare e sviluppare questo mondo al femminile con grande libertà, rifacendomi a esperienze pittoriche dei grandi del passato, cercando di proiettare questa donna in un contesto presente-futuro, che deriva dal mito dalla favola e dal sogno, perchè la donna è mito è fantasia e ancora riesce a sognare e far sognare, al punto di trasformare il quotidiano in un mondo interiore fantastico e senza tempo."


 

Le Opere esposte

Mostra personale a Firenze 24/4/2004

I quadri di Laura non sono opere figurative tout court, sono anche, e soprattutto favole raccontate per immagini, che si sposano magnificamente con il mito, il sogno e con certo pensiero fllosofìco, a partire da Platone. Il mito della caverna, per esempio, si palesa fortemente nell'opera che ha lo stesso titolo.

 L'ombra dell'uomo nella caverna si muove su uno sfondo dove una luce blu si profonde in baluginanti luminescenze, frutto dei riflessi provocati dall'acqua del lago antistante, dove galleggia, in felice sospensione, una fanciulla-sirena, adagiata su un divano,come un'imbarcazione arcimboldesca, lasciandosi cullare trasportata dalle magiche acque offertele dalla grande madre euroborica.

 Visione, questa, oniricamente pacificante che ricorda ad ognuno le proprie origini ancestrali. Il mondo acquatico di Nettuno ricorre spesso nelle opere di Laura, affascinante rifugio delle emozioni, dove la donna trae la sua massima espressione, proprio perché creatura, per predestinazione, emozionale. Così le donne, leitmotiv di tutta l'opera, traggono la loro forza dalla fluidità dell'acqua dove spesso sono immerse, o dal loro fluttuare nell'aria, simbolo di cedevolezza, che, però, può assumere la forza del vento.

 Donne potenti, insomma, quelle raffigurate in queste opere, donne tanto libere, fluide, leggere, cedevoli, quanto forti proprio in virtù di queste magnifiche qualità, neccssarie per risultare vincenti, per non soccombere alla quotidianità esasperante.    Il fascino dei quadri di Laura, però, sta anche nelle cose misteriose che circondano le protagoniste, paesaggi reali o fantastici in certi casi simbolicamente capovolti segno che Laura ha, probabilmente, compreso il senso nascosto della vita: la nostra esistenza non è determinata solo da cose immanenti, visibili, tangibili, ma soprattutto da trascendenze che sfuggono alla nostra comprensione e ne determinano l'andamento, trascendente, comunque imprescindibili dal nostro vivere che contiene in sé un insondabile mistero. E possibile che Laura, con i suoi quadri, stia dando una risposta personalissima, ma anche molto vera ad uno dei più grandi quesiti che l'umanità si sia mai posta: "chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo?".    Chi siamo? Materia e spirito: acqua, terra, fuoco, aria e luce.   

  Da dove veniamo? Dall'acqua e dalla luce.   

    Dove andiamo? Torniamo alla terra, all'acqua e alla luce.

Lucetta Risaliti

Psiche

Terra

Notte

Gargouille

Dirupo di Ananke

Eden

Meccanica celeste

Argonauti

Onda

Volute

Mondo di Nettuno

23 luglio 23 agosto

Susanna

Mito della caverna


Critica del Prof. Vittorio Abrami

La pittura toscana d'oggi è viva. Giovani artisti sfidano i vecchi autorevoli di un tempo e si slanciano nell'arena. Ecco, per esempio, il caso di Laura Casini. Essa si impone per un piglio tutto suo, fortemente toscano, ossia senza oleografie e preziosismi. Andrà a sbattere la testa nel realismo più retorico o addirittura nel miserabilismo? Ecco un errore che l'analisi precisa delle opere di Laura Casini ci impedisce di commettere.

Essa ha saputo intuire, al contrario, la via giusta al di la degli eccessi retorici e ci rivela, al tempo stesso, qualcosa che gli altri ci negano, mentre il suo linguaggio, appunto, assorbe, costruisce e si dipana come i bei tessuti toscani di una volta.

Se abbiamo ben capito il senso di questo suo discorso pittorico essa ci invita alla scoperta del mito e, nel medesimo tempo, tende a chiarire con semplicità ed efficacia la complessità del mondo interiore dell'artista.

Potremo dire che Laura Casini rivive miti e archetipi senza che questi soffochino in alcun caso questo suo lavoro di ricerca e "di archivio".

Una prima conquista della pittrice è costituita dalla dimostrazione e confutazione dell'errore di un'arte che si proponesse, solo e anzitutto, di copiare la realtà esterna. Si può invece dimostrare non solo la complessità e anzi la problematicità delle cose ma, addirittura, suggerire come esse si riducano a proiezione delle immagini interne verso altro intese, al tempo stesso, come individuali e come strutture universali. Per giungere a questo scopo la pittrice si serve di situazioni tipo, per esempio, il mondo dell'evasione onirica .

Mi sembra che l'archetipo del labirinto trovi nelle tele di Laura Casini una straordinaria presentazione. Siamo tutti proiettati dal nostro interno verso l' estreno senza potere, tuttavia, uscirne. La tragicità della situazione umana è sentita da Laura Casini con semplicità e complessità. Ma se tutto è confuso, se manca un'Arianna che ci porga il suo filo come uscirne? Laura Casini non intende risolvere in qualche immagine e qualche formula il dramma dell'uomo, ci aiuta invece a viverlo in modo indiretto,cosicchè non si debbano trovare delle  giustificazioni alla nostra lotta prima di giungere all'inevitabile consenso alla Legge. Troppi errori in questa fuga dalla realtà, non si uscirà dal labirinto e si sentirà sempre più vicina a noi la presenza del minotauro.

Laura  Casini intende servirsi di miti e archetipi la dove il nostro intelletto avrebbe tendenza a dichiararsi  impotente.  Superabili dunque queste famose barriere? L'arte ci dice di si, essa è tutta a base di evasione di riscoperta di un fondo magico di cui non sospettavamo neppure l'esistenza. Nudi femminili (o maschili) condotti con maestria e perizia sono un altro mezzo espressivo per illuminare la nostra evasione. Cerchiamola in una Natura che parrebbe indifferente ai nostri problemi e accettiamo i suggerimenti dell'inconscio. Credo che Laura Casini vada particolarmente lodata per questi motivi. La vediamo spingersi in un terreno difficile affidandosi sempre di più agli appelli della natura. E' impossibile fare di più e di meglio.

La caratteristica di Laura Casini? Mi sembra che sia quella di un'artista che abbia raggiunto nella fedeltà alle ossessioni eventuali una sua profonda autenticità, senza malinconie e senza eccessi sentimentali, essa è come la sua terra le suggerisce di essere.

                                                                                                      Prof. Vittorio Abrami