• EVENTO: SYMBOLICA

SYMBOLICA
F E R R A R A M U S E O D E L C A S T E L L O E S T E N S E
S a l e d e l l ’ I m b a r c a d e r o
19 - 27 Novembre 2005


COMUNICATO STAMPA :
Dopo aver ospitato le opere di trenta pittori realisti, con la mostra Realtà ed
emozione (Omaggio a Camille Corot), le sale dell’Imbarcadero del Castello
Estense, dal 19 al 27 Novembre 2005, accoglieranno le espressioni d’arte di
Symbolica. L’intento degli organizzatori della mostra, l’Associazione Ferrara Pro Art, è quello di ampliare e approfondire la conoscenza delle complesse
simbologie contemporanee omaggiando Ferrara, città dalle fondamenta intrise di affascinanti simbolismi.
Mentre si cammina per le vie della città, infatti, non è difficile notare sulle
porte delle abitazioni più antiche il sigillo di San Bernardino da Siena, un
monogramma che assume a Ferrara una particolare importanza poiché
considerato un vero e proprio talismano contro il male.
Ma una complessa simbologia, di difficile interpretazione, è presente anche
all’interno del programma scultoreo della facciata del Duomo, nonché negli
affreschi di Palazzo Schifanoia, in modo particolare nella fascia astrologica che, pare, abbia trovato in Pellegrino Prisciani, astrologo alla corte estense, il suo vero ideatore.
Ovunque, a Ferrara, si scoprono i motti e le imprese della grande dinastia degli Este, marchi e simboli indelebili che, nel loro silenzio, accompagnano,
deliziano e inquietano, da secoli, il girovagare dei visitatori.

Le immagini di Symbolica vogliono essere anelli di congiunzione tra il passato, la storia magica della città e il presente, per avviare, così, una familiarizzazione con uno dei concetti più dibattuti nella storia della cultura occidentale: quello, appunto, di simbolo.
Nel simbolo si rivela la complessità dello spirito dell'uomo moderno che ha
bisogno di esprimersi attraverso idonei mezzi stilistici atti a sondare gli aspetti nascosti e latenti della realtà; i segreti del cosmo e della vita, sembrano risiedere, soprattutto nei suoi aspetti più difficili e inspiegabili, nei meandri dell’ordinario. Conseguentemente, la traduzione di tale complessità ha bisogno di simboli, di un alfabeto segnico, dalle proprietà evocative, chiavi nascoste dell'essere, per scoprire, nel particolare, l'universale, nel visibile, l'invisibile.
E l’arte è sempre stata luogo privilegiato per il simbolo, unione di dati sensoriali e spirituali, lente del mondo sensibile e di quello invisibile, sintesi tra spirito e sensi.

La pittura delle tele esposte è di carattere ludico, informale, surreale, costruita ed elaborata, talvolta, con materiali di recupero. Gli artisti aspirano alla trascendenza proponendo un raffinamento dei procedimenti dell’arte fino all’estenuazione, creando, di conseguenza, un nuovo e intrigante paesaggio simbolico.


Alla mostra partecipano artisti provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’ Estero, tra cui Massimo Bardi, autodidatta, dedito all’arte figurativa e paesaggistica; Pino Valenti, autore di opere in legno naturale; Massimo Luini, pittore che elegge la forma astratta dai forti cromatismi; Fabrizio Pavan, amante degli oggetti che richiamano il passato; Maria Luisa Franchin, pittrice, con l’olio su tela ottiene effetti particolari di colori e di luce; Cinzia Morini, pittrice, predilige i colori acrilici e materiale vario; Laura Rondini, scultrice di opere in terracotta; Elena Fontanesi, pittrice di realtà trasfigurate dal sogno e dalla fantasia; Stefania Sbarbati, maestro d’arte, vincitrice della I° edizione di “Dreamers of colors”- Arte&Moda-2004; Aziz Elhihi, pittore nato in Marocco che vive in Svizzera, autodidatta, espone le sue opere in mostre personali e collettive anche all’Estero; Schiavi Luciano, sperimentatore di diverse tecniche e materiali; e ancora Laura Casini, versatile in tutti i campi della pittura; Isabella Bai, la pittrice degli alberi; Freeman (Franca e Matteo), che lavorano entrambi su uno stesso tema offrendo diverse interpretazioni; Gaspare Gisone, abile modellatore di lamiere d’oro; Deisa Centazzo, pittrice e stilista; Angelo Magnabosco, scultore; Michela Danese, giovane artista con ricerca materia; Natascia Pannone, pittrice, espressione delle profonde problematiche femminili.


La mostra, che sarà patrocinata dal Comune e dall’Amministrazione Provinciale di Ferrara vede un comitato scientifico composto da: Michele Govoni, Francesca Mariotti, Paolo Orsetti, Simona Bergami e Matteo Andreolini e sarà completata dalla pubblicazione di un catalogo che raccoglierà opere e dettagli di ogni artista partecipante.
L’esposizione rimarrà in parete fino a domenica 27 Novembre , ed è aperta tutti i giorni dalle 9,30 alle 17.